Alla semeiotica fisica si è affiancata, a partire dalla prima metà dell’Ottocento, una semeiotica laboratoristico-strumentale che si avvale di strumenti e di tecniche diagnostiche. In particolare dalla fine del ventesimo secolo la semeiotica si è arricchita di un ulteriore strumento: l’ecografia.
L’evoluzione tecnologica degli apparecchi ad ultrasuoni e le loro ridotte dimensioni hanno consentito un crescente e capillare utilizzo di questa indagine diagnostica al letto del malato. Pertanto per i medici del ventunesimo secolo alla semeiotica fisica tradizionale, che si avvale della ispezione, palpazione, percussione e auscultazione, si è affiancata una nuova tecnica d’esame: l’insonazione.
Il medico, dopo aver completato l’esame obiettivo al letto del malato, integra i segni ricavati dalla semeiotica fisica con i rilievi ottenuti dall’indagine ultrasonografica. L’integrazione ecografica eseguita dallo stesso medico che ha raccolto l’anamnesi ed eseguito l’esame fisico permette in non pochi casi di definire la diagnosi e comunque di orientare l’iter diagnostico.
E’ proprio da queste considerazioni che è nata l’idea di proporre un testo nel quale la semeiotica tradizionale, che resta comunque alla base della visita al letto del malato, fosse “integrata“ dall’ecografia. Un testo essenziale con un adeguato, anche se naturalmente non esaustivo, corredo iconografico che vuole proporre un modello di semeiotica integrata – fisica ed ecografica – nell’approccio diagnostico al letto del malato.
In questo testo gli Autori* hanno messo in evidenza il contributo dell’integrazione ecografica all’esame fisico tradizionale: in particolare hanno voluto sottolineare, nei vari organi/apparati presi in esame, il valore aggiunto di questo nuovo approccio. Infatti , quantunque siano reperibili testi di ottimo livello sia di semeiotica medica cosi come di ecografia internistica ,non sono attualmente disponibili libri che integrino questi due momenti ( esame fisico + esame ecografico ) che sono diventati ormai imprescindibili nella valutazione del malato.
E’ per tale motivo che questa nuova tipologia di testo non può mancare nella biblioteca del medico (internista ospedaliero, medico di medicina generale) cosi come non può mancare in quella dello studente di medicina e dello specializzando di area medica: l’ecografo rappresenterà negli anni futuri quello che è stato il fonendoscopio nel secolo scorso.
*Autori:
Francesco Cipollini: Responsabile Scientifico Scuola di Ecografia FADOI
Mauro Campanini: Direttore Dipartimento di Medicina Interna – Ospedale Maggiore, Novara
Collaboratori:
Alder Casadei: Medicina Interna – Angiologia, Bolzano
Saverio Mandetta: UO Geriatria – AOU Policlinico Umberto I, Roma
Piero Davio: Medicina Interna – Alessandria
Oscar Massimiliano Epis: Direttore Dipartimento Medico Ospedale Niguarda, Milano
Giuliano Pinna : Medicina Interna – Asti
Giuseppe Zaccala : Medicina Interna – Novara