Era il settembre del 2020 quando Dario Manfellotto ed Andrea Fontanella, nel primo anno delle loro Presidenze, Società scientifica e Fondazione FADOI, ebbero l’onore di essere accolti nella casa romana di Piero Angela, per consegnare a lui il premio FADOI per la Ricerca 2020, in virtù del suo grande talento di comunicatore e del suo impegno per la divulgazione della scienza, della ricerca e della cultura scientifica. Si era nel pieno della pandemia e lui ci ha accolti con grande calore, mostrando un vero entusiasmo ed apprezzamento per l’opera che gli Internisti italiani stavano compiendo nella lotta contro il virus.
Oggi, quasi a due anni distanza, nel pieno della sua lucidità, al punto da lasciare un messaggio di addio a tutti noi, ha abbandonato la sua inerzia terrena e, come sempre, quando muore una grande mente si rimane stupefatti ed addolorati.
Lui, con il suo sorriso, con la sua pacatezza, con il piglio tipico dell’educatore, era entrato nelle case di tutti gli italiani ed era riuscito a diffondere la conoscenza scientifica attraverso tutto il poliedrico campo del sapere. E, di fatto, era riuscito in quell’opera in cui tutti noi internisti ci impegniamo quotidianamente: rendere facile e comprensibile ciò che è complesso.
L’Esecutivo, il Direttivo e tutti i soci della FADOI partecipano al sentire comune di tutta la nazione per la perdita di un uomo che aveva cambiato il modo di comunicare la scienza, riuscendo non solo a farsi apprezzare e stimare da tutti, ma anche, e soprattutto, a farsi amare.